Il percorso archeologico desidera proporre all’attenzione del visitatore l’interesse specifico sia della porzione preistorica del sito che delle diramazioni sotterranee successive, tramite la fruizione anche delle testimonianze dei reperti rinvenuti.
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Imboccatura ipogeo |
La zona in cui è immerso l’Archeogeoparco è compresa in una più vasta area che si estende a est della città di Marsala e si presume sia stata frequentata dall’attività umana già dall’epoca neolitica/età del rame.
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Fondo di capanna neolitica |
Ad avvalorare questa ipotesi non sono soltanto il rinvenimento dei fondi di capanne a forma rettangolare, come a Stentinello in provincia di Siracusa, e delle tombe a fossa rotonda, come a S. Cono in provincia di Catania, caratteristiche entrambe di questo periodo, ma anche di alcuni arnesi in pietra che potevano essere utilizzati come grattatoi per la concia delle pelli e ciottoli scheggiati, tra cui alcuni a forma di mezzaluna, come quelli scoperti ad Agrigento e risalenti anche al paleolitico.
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Tomba sezionata dell'età del rame |
Le tombe sezionate dell’età del rame visibili nell’area delimitata dell’Archeogeoparco sono almeno un paio, ma ve ne è testimonianza di altre nell’immediato circondario.
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Scala arcaica |
La scala di collegamento all’imboccatura dell’ipogeo, ricavata nella roccia e con gradini irregolari, è comparabile a quella compresa nel complesso di latomie dei Niccolini, nella stessa Marsala, facente parte, da varie epoche, di una zona funeraria.
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Camera ipogea |
Non è quindi azzardato avanzare l’ipotesi che anche la camera sotterranea che si apre a una profondità di circa 5 metri dall’imboccatura dell’ipogeo possa avere avuto la medesima funzione funeraria e che l’intera area in cui essa insiste possa considerarsi come propaggine periferica dell’antica necropoli lilibetana. L’Archeogeoparco possiede inoltre il medesimo orientamento nordorientale rispetto alla città di Marsala del complesso dei Niccolini.
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Frammenti di anse di epoca punica ritrovati nell'Archeogeoparco |
L’attività estrattiva di blocchi di calcarenite ha potuto in seguito manomettere l’originaria conformazione della camera e della profondità dell’interrato.